Arrestati i due giovani della baby gang di Brescia

Sarebbero due ventenni africani, uno del Ghana e uno del Burkina Faso.

Arrestati i due giovani della baby gang di Brescia
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A seguito delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Brescia di Piazza Tebaldo Brusato, questa mattina è diventata esecutiva l'ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura nei confronti di due ventenni.

Le accuse

Sono due ventenni africani accusati di aver commesso due rapine in città a Brescia. Gli indizi che hanno portato all'emissione di misure cautelari, riguardano le due rapine avvenute lo scorso 7 dicembre 2017 e il 1° maggio 2018. Si tratta quindi di una vera e propria baby gang.

Le rapine

La prima, del 7 dicembre, avvenne in via Gambara. A farne le spese un ragazzo italiano che, dopo essere stato accerchiato dai alcuni giovani, fu colpito violentemente al volto con un pungo "rinforzato" da un mazzo di chiavi. Gli aggressori fuggirono dopo averlo colpito e sottratto il telefono. Conseguenza della rapina fu la frattura scomposta del pavimento orbitario sinistro con una prognosi di circa un mese.

La seconda, dello scorso 1° maggio in via Raffaello, vide il coinvolgimento dei due stranieri nei pressi di una fermata della metropolitana: lo scenario si ripete con la vittima accerchiata, minacciata e derubata con violenza di portafogli, felpa e cellulare. In quell’occasione personale della Questura di Brescia, a seguito dei primi accertamenti e delle dichiarazioni della vittima, aveva deferito in stato di libertà i due giovani stranieri rintracciati nei pressi della stazione ferroviaria.

Misure cautelari

I Carabinieri di Piazza Tebaldo Brusato hanno continuato così, diretti costantemente dalla locale Procura, a raccogliere le numerose testimonianze, proseguendo con gli accertamenti, grazie anche alla ricostruzione degli eventi effettuata dalle vittime. Solo così sono riusciti ad individuare i responsabili: si tratterebbe di due ventenni africani, uno del Ghana e uno del Burkina Faso. I gravi indizi di colpevolezza e le prove raccolte da Carabinieri e Polizia, uniti alla violenza esercitata sulle vittime e alla spregiudicatezza mostrata, hanno tolto ogni dubbio al PM che ha immediatamente richiesto le misure cautelari concesse poi dal GIP.

Proprio questa mattina il ghanese, è finito in carcere, per il secondo ragazzo invece sono stati scelti gli arresti domiciliari.

 

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