Appropriazione indebita di 80 veicoli mediante l’esportazione all’estero

Nei guai due italiani e due serbi.

Appropriazione indebita di 80 veicoli mediante l’esportazione all’estero
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Appropriazione indebita di 80 veicoli a noleggio, per un valore di oltre un milione di euro, mediante l'esportazione all'estero.

Nei guai due italiani e due serbi

Appropriazione indebita di ben 80 veicoli a noleggio, il cui valore complessivo supera il milione di euro, mediante l'esportazione all'estero: nei guai sono finiti due cittadini italiani e due fratelli serbi pregiudicati.
A disarticolare il sodalizio criminale , radicato nella provincia di Brescia ma operante nell'area del Nord Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia) e dedito all'appropriazione indebita di veicoli a noleggio mediante l'esportazione all'estero, sono stati i Carabinieri di Verolanuova a conclusione di un'articolata e complessa attività di indagine. Queste hanno consentito di appurare che il sodalizio criminale operava dal 2013 con il seguente modus operandi.

Modus operandi

Il sodalizio criminale faceva noleggiare il veicolo da un collaboratore appositamente remunerato, in alternativa da un membro del sodalizio con documenti falsi o contraffatti, direttamente o con voucher per auto sostitutiva ottenuti da ignare compagnie assicurative. L’autovettura una volta in possesso della banda veniva condotta in Serbia e ceduta ad un ricettatore operante in quella nazione, mentre in Italia, nei casi di auto noleggiate da collaboratori compiacenti, ne veniva denunciato il furto. E’ stato accertata l’appropriazione di ben 80 veicoli ai danni di altrettante agenzie di noleggio. Il valore di listino complessivo dei veicoli trafugati dall’organizzazione supera il milione di euro, quasi totalmente non coperto da assicurazione che normalmente supplisce i noleggiatori per il solo furto, anziché la truffa o l’appropriazione indebita come per i casi in specie. Oltre ad autovetture di varie categorie, sono stati trafugati anche pulmini, furgoni, celle frigo, costosi camper e piattaforme aeree (cestelli), dei quali circa dieci sono stati recuperati all’estero.

Chiusura delle indagini

Martedì il cerchio si è chiuso sui principali attori del sodalizio criminale: due fratelli serbi pregiudicati e due cittadini italiani. Tutti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e dovranno rispondere dei reati di appropriazione indebita, truffa, simulazione di reato, ricettazione e falsità materiale in autorizzazioni amministrative in concorso tra loro. Altri componenti del sodalizio criminale, con ruoli marginali, sono stati rinviati a giudizio mediante notifica di avviso di conclusione delle indagini non solo dalla Procura di Brescia ma anche da quelle di Lodi, Verbania e Vicenza ove insistono ulteriori fascicoli processuali, in merito alla vicenda. Ai fini delle indagini si è rivelato proficuo l’apporto fornito dalla Polizia Slovena e Serba che su indicazione dell'Arma di Verolanuova ha recuperato 4 veicoli già espatriati e ha arrestato i corrieri serbi a Lubiana.

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