Produzione miele in calo a Brescia lavoro a rischio per apicoltori

A Brescia la perdita è stimata attorno al 40% con un calo del 30% nelle zone collinari.

Produzione miele in calo a Brescia lavoro a rischio per apicoltori
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Emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia un pericoloso segno meno nella produzione delle prime varietà di miele, fino al 50%. Le violente precipitazioni e gli sbalzi termici improvvisi, così come il meteo instabile degli ultimi mesi ha avuto effetti sulle campagne.

Coldiretti

Secondo Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia, è una situazione che rischia di compromettere in partenza il lavoro di circa cinquemila apicoltori, tra professionisti e hobbisti, che operano in Lombardia contando oltre 140mila alveari e più di 4miliardi di api.

La perdita

A Brescia la perdita è stimata attorno al 40% con un calo del 30% nelle zone collinari. In media da ogni sciame si dovrebbero ottenere dai 27 ai 30kg di miele d’acacia, mentre quest’anno si è scesi drasticamente ai 12/15kg. La grande quantità di pioggia di queste settimane ha vanificato coì il lavoro delle api che dovranno così ripetere l’operazione più volte.

I numeri

Oltre 500 operatori, fra hobbisti e professionisti, 30 mila famiglie di api per una produzione di oltre 300 mila tonnellate di miele e derivati. A livello nazionale il settore conta circa 50mila apicoltori, con 1,39 milioni di alveari e un giro d'affari stimato di 70 milioni di euro. La primavera instabile sta stressando le api: in Italia esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori, da quello di arancia a quello di castagno, dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino.

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