Presidio animalista alla sentenza Green Hill bis

Il Comitato "Montichiari Contro Green Hill" annuncia un presidio all'udienza del 7 febbraio (ore 9) davanti al Tribunale di Brescia

Presidio animalista alla sentenza Green Hill bis
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Il Comitato "Montichiari Contro Green Hill" annuncia un presidio all'udienza del 7 febbraio (ore 9) davanti al Tribunale di Brescia.

La data del 7 febbraio è attesa dalle frange più politicamente attive dei movimenti animalisti nazionali. Il 7 febbraio è infatti il giorno della sentenza nel corso del processo noto come "Green Hill bis".

Le accuse

Imputati due veterinari dell’Ats di Lonato Roberto Silini e Chiara Giachini e tre dipendenti dell’azienda di Green Hill, Cinzia Vitiello, Antonio Tabarelli e Antonio Tortelli. Se per i dipendenti si parla di falsa testimonianza, per i veterinari si «…ometteva sistematicamente di effettuare i controlli previsti… nonché [si] comunicava in anticipo alla Green Hill 2001 Srl le ispezioni programmate dalla Asl di Brescia, nonché dalle Autorità Sanitarie Regionali e del Ministero della Salute».

Il Comitato

Fin dall’inizio abbiamo sempre dubitato di quei controlli fatti al momento "giusto" che davano sempre esiti perfetti per l’azienda. Fortunatamente la Magistratura ha portato a galla la verità e ora vogliamo Giustizia! Chi è stato complice di Green Hill deve essere condannato.
Siamo rimasti sconvolti da certe prassi aziendali e chiediamo che anche questo ramo del processo per i reati commessi ai danni dei beagle di Green Hill possa concludersi nell’unica e auspicabile maniera possibile: condanna per i veterinari dell’ ASL che avrebbero favorito per anni, con la loro condotta, un allevamento lager dove la vita di un cane valeva meno di un sasso.
Per questo invitiamo tutti e tutte a partecipare numeros* al presidio del 7 febbraio per chiedere GIUSTIZIA per i cani di Green Hill!

[...]

Il presidio è pubblico e tutt* siete benvenut* ma non saranno tollerati atteggiamenti violenti o aggressivi né atteggiamenti di stampo razzista, sessista o fascista.
Per noi, come disse Gandhi, “il Prossimo è tutto ciò che vive”.

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