Mensa meno insoluti e più gradimento

I morosi sono diminuiti grazie alla gestione tramite software e alle nuove regole del Comune di Cologne

Mensa meno insoluti e più gradimento
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Mensa meno insoluti e più gradimento dopo le nuove regole applicate dal Comune. La mensa 2.0 delle scuole è smart: viene gestita da un software, i bambini possono esprimere il loro grado di soddisfazione a ogni pasto e i conti tornano.

Mensa 2.0: arriva il totem

Stop alle decine di migliaia di euro di insoluti, basta insoddisfazione per il servizio. A Cologne è partita la mensa 2.0 per le generazioni smart. E’ gestita in modo più attento e si paga online. Inoltre i bambini potranno esprimere il loro livello di gradimento dei piatti con un tap sul totem appositamente pensato per loro.

La mensa di nuova generazione funziona. In tre anni gli insoluti si son abbassati dell’87 per cento rispetto al periodo precedente. "L’ultimissima novità relativa al servizio mensa delle scuole è il totem di gradimento - ha spiegato il vice sindaco e assessore all’Istruzione Caterina Fortunato - E’ stata la Gemeaz, la società che gestisce il servizio per conto del Comune, a posizionarlo alla primaria. I bambini possono toccare lo schermo per dire se il piatto gli è piaciuto o meno".

Rimarrà alle elementari una decina di giorni circa, per permettere agli alunni di esprimere le preferenze e di raccogliere i dati. Poi verrà spostato all’infanzia.

Si paga online, tutti

"Abbiamo deciso di gestire i pagamenti con il sistema informatizzato - ha continuato la Fortunato - Alle famiglie viene generato un totale mensile da saldare in base al numero di pasti consumati in mesa dai figli. Per quanto riguarda i metodi di pagamento, stiamo lavorando per cercare un nuovo accordo con una tabaccheria in modo tale da permettere ai genitori di scegliere via alternative al bonifico".

Sono state introdotte anche le fasce di reddito in base all’Isee e secondo la situazione di ogni famiglia il pasto può variare da 1,10 euro a 4,45 euro. "Quando ci siamo insediati abbiamo ereditato una situazione pesante dal punto di vista economico - ha sottolineato - Dal 2011 al 2014 si erano accumulati insoluti per 57mila euro. Dal 2007 al 2011 altri 25mila. Il dibito viene mandato avanti e sta seguendo l’iter della riscossione. Ma serviva un cambio di rotta decisivo. Nell’anno scolastico 2015/2016 gli insoluti si sono abbassati a 7.500 euro. Lo scorso anno a 2.200 euro. Proprio per andare a colpire i non pagatori abbiamo istituito una regola: se c’è morosità non ci si può iscrivere al servizio per l’anno successivo".

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