Maxi depuratore: cosa si è detto a Salò

Maxi depuratore: cosa si è detto a Salò
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Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 27 ottobre, all’interno della sala consigliare del Comune di Salò, un convegno sul progetto di un nuovo grande depuratore da costruirsi a Visano per il collegamento degli scarichi fognari dei comuni rivieraschi del lago di Garda.

Alcuni dei comitati presenti al presidio si sono incontrati con il ministro dell’ambiente Galletti, con il Presidente della Provincia di Brescia Mottinelli e con alcuni dei sindaci presenti al convegno per esporre loro le riserve sul progetto e le note dolenti sulle condizioni ambientali della nostra Provincia.

Al Ministro, Basta Veleni ha nuovamente richiesto che venga decretato lo stato di disastro ambientale e che si deliberi una moratoria al conferimento di qualsiasi tipo di rifiuto in considerazione delle enormi quantità tumulate nelle discariche bresciane e che si avvii una grande opera di risanamento del territorio a partire dalle aree più critiche.

Il Ministro ha ribadito che la gestione del territorio è di competenza della Regione, tanto più in presenza di Referendum sui livelli delle autonomie.

Durante l’incontro è stato fatto notare al Ministro Galletti l’assenza del Presidente Maroni e l’insipienza delle risposte ricevute dall’assessore Terzi a Milano.

I presenti di Visano hanno posto l’accento sulla criticità del progetto che prevede tra l’altro un collettore lungo 80 km per il convogliamento dei reflui da trattare, proponendo in alternativa uno studio di fattibilità tecnico/economico per la costruzione di piccoli e medi depuratori intercomunali.

Il Ministro Galletti si è riservato di approfondire la questione.

Il CAT di Desenzano del Garda ha illustrato la situazione degli scarichi a lago e della tutt’ora irrisolta separazione delle acque, passo preventivo alla costruzione di qualsiasi tipo di depuratore.

Alla osservazione del Ministro che tutti i sindaci incontrati sembrano a favore di quest’opera, gli è stato fatto notare che sono favorevoli soproattutto quelli rivieraschi, mentre molte amministrazioni della bassa sono critiche e contrarie.

Il Consigliere del Movimento 5 Stelle di Desenzano ha ribadito come ci si trovi di fornte ad un progetto ancora in fase preliminare, ma sul quale si sono basate le stime dei tempi di realizzazione e dei costi.
E’ prevedibile come, in fase di stesura del progetto definitivo, ci si renderà conto dell’insostenibilità ambientale, tecnica ed economica di quanto ad oggi proposto e sia i costi che i tempi di costruzione dell’opera lieviteranno esponenzialmente.

E’ importnate, quindi, prendere in considerazione fin da ora ipotesi alternative meno impattanti e più sostenibili.

Infine, il rappresentate di rifondazione ha argomentato sul gestore unico dell’acqua, che si ipotivva composto a l49% da una società privata e per il 51% dai comuni della Provincia: in sfregio al referensum popolare del 2011 nel quale la stragrande maggioranza aveva votato perchè la gestione dell’acqua rimanesse pubblica.

Sulla vicenda del Referendum consultivo provinciale e sulla composizione della terna giudicante è stato più puntuale il Presidente Mottinelli, favorevole alla proposta fatta dalla minoranza del Consiglio Provinciale perchè faccia parte del gruppo la docente universitaria Apostoli.


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