Incidentalità stradale Il rapporto della Bordonali

Meno incidenti rispetto al 2015.

Incidentalità stradale Il rapporto della Bordonali
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Incidentalità stradale. Oggi, all'Asst Spedali Civili di Brescia, si è tenuta la settima 7° Giornata regionale della sicurezza stradale. Il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia Gustavo Cioppa e l'assessore Simona Borinali hanno presentato un rapporto con i dati regionali.

Incidentalità stradale

La 7° giornata regionale per la sicurezza stradale si è aperta con una buona notizia. Rispetto al 2015, i morti del 2016 registrati sulle strade della Lombardia sono 44.  L'anno scorso gli incidenti sono stati 32.875 contro i 32.774 del
2015, ma  le vittime sono diminuite: da 478 si è passati a 434 contro le 478 del 2015. Dal rapporto emergono anche altri numeri significativi, in particolare che l'indice di mortalita' in Lombardia e' piu' basso rispetto al resto del Paese. Tra il 2015 e il 2016, infatti il numero delle vittime e' diminuito del 9,2 per cento in Lombardia e "solo" dell'4,2 in Italia.

In provincia

In provincia di Brescia si concentra il 9,5 per cento degli incidenti stradali. Il bresciano si colloca al secondo posto della "classifica". Il primato va a Milano 43,2 per cento, mentre lo seguono Bergamo, Monza, Brianza e di Varese.  Tra il 2015 e il 2016, il numero di incidenti stradali risulta stabile in quasi tutte le province lombarde, ma il calo
piu' consistente nel numero dei morti da incidente stradale si e' verificato a Cremona, Sondrio, Como, Pavia e, infine, proprio Brescia, dove il tasso di incidentalità è diminuito del 18 per cento.

Maledetti smartphone

Nonostante tutto è necessario continuare a sensibilizzare sul tema, soprattutto riguardo all'uso di cellulari durante la guida. Che sia necessario intervenire fin dalle giovani generazioni lo conferma anche uno studio recentissimo condotto su un campione significativo di studenti di IV e V superiore. Lo studio era volto a capire se e quanto lo smartphone distrae durante la guida. Sono emersi dati allarmanti: il 50 per cento degli intervistati conferma di utilizzarlo mentre guida l'auto. La percentuale diventa addirittura il 60 nel caso della bicicletta, mentre al 10 per quanto riguarda l'uso delle due ruote.

Una maggiore consapevolezza

La compagna per la prevenzione sta comunque dando i suoi frutti. "Sono profondamente convinto che iniziative e campagne per la diffusione della cultura della sicurezza stradale abbiano contribuito considerevolmente ad accrescere in ciascuno di noi la sensibilita' al tema. Inoltre e ci hanno indotto a porre maggiore attenzione ai comportamenti alla guida", ha affermato Cioppa. "Attraverso la conoscenza e la quantificazione degli aspetti legati all'incidentalità e' infatti possibile attuare una strategia piu' mirata e promuovere le più efficaci politiche di prevenzione. L'auspicio e' che i dati e le informazioni che vengono raccolti ed elaborati dal Centro in cui operano con grande professionalità tecnici ed esperti, i relazione alle diverse cause degli incidenti, possano continuare a costituire un valido supporto per l'attuazione di interventi volti a porre rimedi sempre più efficaci per ridurre il numero dei sinistri e mitigarne comunque la gravità", ha concluso.

Lavoro di prevenzione

"Finchè ci sara' anche una sola vittima, un solo ferito sulle nostre strade il nostro lavoro non potrà dirsi finito. Serve un grande lavoro di prevenzione e servono interventi strutturali sulle strade", ha affermato la Bordonali. "La prevenzione la si fa anzitutto promuovendo l'educazione stradale nelle scuole. Cosa che, grazie all'Ufficio scolastico regionale e i comandi delle polizie locali in Lombardia gia' avviene. Per quanto riguarda invece la manutenzione delle strade serve la collaborazione di tutti gli Enti. Negli ultimi 3 anni noi abbiamo stanziato oltre 15 milioni di euro per la sicurezza stradale, ma non sono ancora sufficienti".

 

 

 

 

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