L'ex Bocciodromo è un parco dei misteri

Botta e risposta tra Forza Nuova e il Comune.

L'ex Bocciodromo è un parco dei misteri
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La situazione dell’ ex bocciodromo di Manerbio è ancora sospesa. Il ritardo di un anno sull’apertura del parco divertimenti non ha certo lasciato indifferenti i manerbiesi. E a farsi portavoce delle perplessità avanzate da alcuni cittadini è stata la sezione di Forza Nuova, guidata da Alberto Caldera. Ma non è stata la prima. In Consiglio comunale i due gruppi di minoranza avevano già presentato un’interpellanza.

Ex Bocciodromo. Il commento di Forza Nuova Manerbio

"Il nuovo parco dei divertimenti manerbiese, si perché così lo definiscono, per ora è un parco dei misteri. Ci spieghiamo immediatamente su dove vogliamo arrivare. Sul sito si fa riferimento a pista da skate, fontana dinamica, 400 metri quadrati di “percorsi-simil-avventura” e altro ancora. Ma dalle pochissime informazioni che questa Amministrazione fa trapelare ai propri cittadini, elettori e non, non venivano affatto menzionate! Attenzione, noi non vogliamo puntare il dito sui ritardi di consegna alla cittadinanza, i lavori sono stati eseguiti male, malissimo anzi, e questo ha causato la non apertura come inizialmente era stato calcolato. Noi puntiamo il dito invece su ulteriori spese che dovranno essere fatte e soprattutto da chi? È il Comune, e quindi noi cittadini, che dovremmo sborsare altri soldi, e quanti per creare queste ulteriori infrastrutture o attrattive, o è la società in gestione che dovrà farsi carico di tutto?".

La risposta del Comune

Istantanea la risposta dell’assessore alla Cultura e Sport Fabrizio Bosio: "I lavori di competenza del Comune si sono conclusi a ottobre e ora si sono verificate le condizioni per sottoscrivere l'atto di concessione con i gestori".

La concessione è ritardata ulteriormente con la necessità, constatata da Enel Distribuzione, di realizzare una cabina elettrica a servizio dell'attività e di tutta la zona residenziale circostante al costo di 17.500 euro. FreeTime Park ha chiesto al Comune che la cifra venisse detratta dal canone di concessione di 36 mesi. Nel documento il gestore aveva inoltre chiesto una proroga da 30 a 90 giorni per permettere a Enel di realizzare la cabina. Ma dopo i ritardi, la Giunta ha ritenuto opportuno concedere una proroga di solo 60 giorni.

"La rete elettrica, per come è configurata ora, non consente ai gestori di installare nuove apparecchiature e ai residenti la possibilità di aumento di potenza ad esempio per l'installazione di un condizionatore domestico - ha sottolineato Bosio - La soluzione è rappresentata dalla realizzazione della cabina elettrica".

La firma della concessione, da cui decorrono i tempi di apertura, avverrà a dicembre e l'apertura si prevede in primavera.

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