Caldo anomalo natura in tilt

Caldo anomalo e smog alle stelle: i due lati di questo ottobre con cimici, zanzare, piante fiorite e niente pioggia

Caldo anomalo natura in tilt
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Caldo anomalo: almeno 3 gradi sopra la media

Non solo smog nelle città, dalla fioritura delle viole fuori stagione alle fastidiose zanzare fino all’invasione biblica delle cimici. Questi utti gli effetti del caldo anomalo di questi giorni.  Le temperature massime superano infatti  di 3 gradi la media al nord con una forte escursione termica. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla seconda decade del mese di ottobre. Con le alte temperature si assiste ad insolite fioriture ma resistono le zanzare e anche gli insetti dannosi per le piante: una vera invasione biblica della “cimice marmorata asiatica” originaria dalla Cina.

La cimice asiatica

La terribile cimice asiatica è arrivata anche nelle case dopo aver distrutto i raccolti di frutteti e le grandi coltivazioni di soia e di mais. Il comparto ortofrutticolo ha registrato gravi perdite, in particolare, per quanto riguarda la coltivazione di mele, pere e pesche, che vanno oltre il 40%. I danni determinano anche una notevole percentuale di frutti deformi con conseguente deprezzamento o non commerciabilità. "La diffusione della “cimice marmorata asiatica” – sostiene la Coldiretti – è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché si tratta di un insetto particolarmente prolifico con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta".

Un problema per l'agricoltura

"La lotta contro questo insetto – continua la Coldiretti –  è molto difficile.  Da adulto è in grado di volare per lunghe distanze alla ricerca del cibo e sverna in edifici e anfratti riparati per poi raggiungere in primavera le piante per alimentarsi, accoppiarsi e deporre le uova". La situazione è drammatica soprattutto tra Friuli e Veneto, ma episodi si registrano anche in Lombardia in Emilia e in Piemonte. Se le cimici provocano vere stragi delle coltivazioni, per l’uomo l’unico pericolo è il cattivo odore. "La ricerca in laboratorio e in campo è impegnata – conclude la Coldiretti – nell’affrontare la lotta alla cimice agendo sul suo metabolismo per arginare la problematica prima che le cimici si sviluppino".

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