Aib: dinamiche del cambiamento e l'importanza dell'export

L’export italiano nel 2017 ha raggiunto la cifra record di 450 miliardi di euro.

Aib: dinamiche del cambiamento e l'importanza dell'export
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Un incontro per gli associati di Aib che ha visto mettere a confronto diverse tematiche, dal lavoro agli investimenti fino al valore imprescindibile del dialogo.

Dialogo valore imprescindibile

Una sessione privata, cui hanno partecipato gli associati di Aib, dando risalto ad alcune parole chiave su cui il Presidente, Giuseppe Pasini, ha insistito nel suo intervento: giovani e lavoro, investimenti pubblici - ancora in forte contrazione- infastrutture, necessità di maggior apertura e dialogo nel rapporto tra impresa e istituzioni, capitale umano e welfare, sviluppo sostenibile, nuove relazioni industriali.

Presidente Giuseppe Pasini

“In Italia nel 2017, il PIL ha registrato una crescita per il quarto anno consecutivo (+1,5% rispetto al 2016), e lo stesso dicasi per Brescia (+1,8%). Ma la crescita del nostro Paese, oltre ad essere inferiore alla media europea (2,3%) e alle performance del nostro principale partner e competitor la Germania (2,2%), dal 2008, a differenza delle principali economie europee, non ha ancora raggiunto i livelli pre-crisi. Aggiungiamo poi che per il secondo trimestre, in Europa, è previsto un rallentamento, fatto che da solo ci porta a pensare che la ripresa italiana sia ancora meno scontata per il futuro!

Uscita dall'Europa

In giorni caldi dal punto di vista politico, un commento arriva anche sul tema che sta circolando mettendo a confronto diversi pensieri: “Uscire dall’Europa è impensabile: ad alimentare la ripresa ha, più di altro, contribuito l’eccezionale performance delle nostre imprese all’estero. L’export italiano dal 2009 ad oggi è cresciuto praticamente senza soluzione di continuità, raggiungendo nel 2017 la cifra record di 450 miliardi di euro.

La nostra capacità di stare sui mercati internazionali ha sostenuto il PIL, compensando il calo degli investimenti e lo stagnare dei consumi. Anche le vendite bresciane sui mercati esteri risultano in crescita del 12,6% e il valore complessivo del nostro export dello scorso anno è ai massimi storici, sfiorando la soglia di 16 miliardi di euro e confermando Brescia al 4° posto nella classifica provinciale per export (dopo Milano, Torino e Vicenza)".

Si viaggia comunque cauti, anche a causa delle annunciate misure protezionistiche, si pensi solo a quelle sull’alluminio e sull’acciaio, comparti alla base del sistema economico bresciano. Brescia sta facendo la sua parte con una crescita tendenziale del 3,6%. Nonostante questo, i livelli attuali scontano una differenza importante rispetto al 2008 (-17% circa) e nei confronti della Germania (circa -25 punti percentuali).

Le dinamiche del cambiamento

A termine dell’ Assemblea Ordinaria si è tenuta la tavola rotonda: “Lavoro: le dinamiche del cambiamento”, che ha visto gli interventi di Marco Bentivogli segretario generale Fim-Cisl, Mario Calderini professore ordinario e direttore centro ricerca Tiresia - School of Management Politecnico di Milano, Stefano Laffi cofondatore e ricercatore presso Codici - Consulente Tecnico del Ministero delle Politiche Sociali per i progetti rivolti a giovani adolescenti, Giampaolo Montaletti dirigente unità organizzativa Supporto alle Politiche e Coordinamento Statistica PoliS-Lombardia.

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